Negli Stati Uniti più del 40% delle persone sopra i 40 anni soffre di recessioni gengivali. Manovre non corrette di igiene orale ne sono la principale causa.
Molti dentisti generici, se non sono in grado di trattare le recessioni gengivali, saggiamente preferiscono inviare il paziente dallo specialista parodontologo, altri sono portati a sottovalutare il problema, forse non essendo in grado di affrontarlo in maniera idonea.
Che cosa sono le recessioni gengivali ?
Per recessione gengivale si intende lo spostamento della gengiva dalla sua posizione fisiologica verso la radice del dente. Le gengive, cioè, iniziano a ritirasi. Il dente si scopre sempre di più e si comincia a vedere parte della radice.
Particolare attenzione va dedicata agli incisivi centrali inferiori e molari superiori, affetti da recessione gengivale con sensibilità al caldo e al freddo. Anche i denti con recessioni gengivali che tendono ad accumulare placca, qualora siano difficili da pulire, se non trattati correttamente, possono andare incontro a problemi importanti.
Recessioni gengivali: come intervenire ?
I denti con recessioni gengivali vanno perciò valutati da uno specialista in Parodontologia che, in base al caso, deciderà se sia opportuno solo monitorare la situazione o ricorrere ad un intervento chirurgico specifico.
Nel caso di recessioni gengivali di modeste dimensioni, dove non si siano problemi di sensibilità dentale, monitorare la situazione vuole dire:
- convincere ed istruire il paziente a migliorare la propria igiene orale domiciliare,
- invitarlo a presentarsi puntualmente alle sedute di igiene orale professionale (detartrasi).
L’igienista dentale e lo specialista parodontologo potranno in questo modo, tramite misurazioni, valutare lo stato delle recessioni e tenerle sempre sotto controllo.
Nel caso invece in cui lo specialista parodontologo decida di optare per un trattamento chirurgico elenchiamo le tecniche più efficaci:
A Tecniche tradizionali con innesto (prelievo dal palato): si preleva un po’ di tessuto dal palato ed in base al tipo di recessione, il chirurgo può scegliere se:
- usarlo per coprire la recessione direttamente (free gengival graft, metodo poco usato),
- mettere il tessuto prelevato dal palato sopra la recessione e coprire con il lembo innesto e recessione (tecnica bilaminare).
Vantaggi:
- ottimo risultato estetico,
- ispessimento della gengiva,
- sensibilità al freddo non più presente dopo l’intervento,
- facilità alla pulizia,
- possibilità di migliorare l’estetica su impianti dentali.
Svantaggi:
- possibile dolore post-operatorio nella zona del prelievo sul palato ,
- possibile gonfiore nella zona trattata,
- punti di sutura,
- terapia antibiotica.
B Pinhole Surgical-Technique : una nuova tecnica mini-invasiva brevettata dal Dr. John Chao (California USA) che permette attraverso una particolare strumentazione di mobilizzare la gengiva fino a ricoprire completamente le recessioni gengivali e di stabilizzarle attraverso apposite membrane in collagene senza utilizzare punti di sutura.
Vantaggi:
- no bisturi,
- no punti di sutura,
- no prelievo dal palato,
- chirurgia mini-invasiva,
- no gonfiore,
- no antibiotico,
- ottimo risultato estetico,
- sensibilità al freddo non più presente dopo l’intervento,
- no dolore post-intervento.
Svantaggi:
- meno predicibilità nel correggere difetti estetici su impianti dentali,
- meno predicibilità nella copertura di denti molto vestibolarizzati.
Il Dr. Gabriele Villa è stato un dei primi dentisti in Europa a frequentare il seminario del Dr. John Chao e ad utilizzare questa innovativa tecnica mini-invasiva che si avvale di strumentazioni brevettate. Sia le tecniche tradizionali, che la nuova tecnica del Dr. John Chao garantiscono, quando possibile, risultati di copertura radicolare completi. Solo dopo un attenta valutazione clinica e radiografica del caso, lo specialista parodontologo può decidere se sia realmente necessaria una copertura radicolare e valutare quale tecnica adottare per effettuarla con successo.
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