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Parodontite avanzata e poco osso: implantologia a carico immediato.

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Parodontite e carie

Descrizione del paziente

Il paziente cinquantenne era stato inviato da un collega per un intervento di implantologia dentale in quanto aveva delle vecchie corone sull’arcata superiore  con i relativi monconi dentali gravemente affetti sia da carie che da parodontite (piorrea). L’ infiltrazione dei monconi radicolari (la presenza di carie tra la radice dei denti e le corone) era tale da renderli oramai compromessi in maniera irrecuperabile, non più in grado di sostenere sia le corone che lo scheletrato che il paziente portava sull’arcata superiore in quanto mancavano i denti posteriori.

Per risolvere il suo problema aveva consultato diversi specialisti implantologi e anche un chirurgo maxillo-facciale  e tutti avevano rilevato che vi era poco osso e quindi l’unica soluzione prospettata era quella di fare degli innesti ossei (con prelievi dall’anca o dalla teca cranica). Il paziente era però fermamente deciso a rifiutare questo tipo di soluzione molto invasiva ed a cercare possibili soluzioni alternative. Per cui aveva richiesto, su consiglio del collega, un consulto presso la nostra Clinica.

Poco osso.

Analisi del caso

E’ stata effettuata al paziente una panoramica ed una Tac Cone Beam, quest’ultima  è stata trasformata, tramite il software NobelGuide, in un modello 3D (immagine digitale tridimensionale). Si è evidenziata una situazione di qualità e quantità ossea piuttosto deficitaria (poco osso) per l’inserimento degli impianti dentali ma sufficiente, secondo la nostra esperienza, per riabilitare il paziente con un intervento di implantologia dentale con il protocollo di carico immediato post-estrattivo.

Si è deciso di optare per una chirurgia mini-invasiva perché questa tecnica avrebbe consentito di preservare al massimo l’integrità dei tessuti gengivali ed ossei.

Carico immediato post-estrattivo

Le fasi dell’intervento

Al paziente, in sedazione cosciente, sono stati estratti tutti i denti residui dell’arcata superiore ed inseriti contemporaneamente negli alveoli post-estrattivi (le cavità rimaste dopo la rimozione dei denti) 5 impianti dentali Nobel Biocare. Negli alveoli post-estrattivo è stato inserito del biomateriale (Bio-Oss) al fine di preservare la morfologia osseo-gengivale.

Nel giro di 24 ore dall’intervento è stata consegnata al paziente una protesi provvisoria fissa avvitata sugli impianti.
Il paziente è stato seguito sia per la protesi provvisoria sia per la definitiva (in zirconio-ceramica avvitata sugli impianti) dal collega che ce lo aveva inviato.

Questa tecnica di carico immediato post-estrattivo che prevede la fuoriuscita dei denti dalle gengive naturali con la protesi  definitiva sempre avvitata sugli impianti, è stata ideata dal Dr. Roberto Villa e chiamata Only One®

Conclusioni

Il paziente dopo 5 anni è stato da noi rivisto per un intervento di implantologia nella mandibola. Si è colta l’occasione per fare le radiografie di controllo sull’arcata superiore che hanno evidenziato una ottima osteointegrazione degli impianti che avevamo posizionato 5 anni prima.

Il paziente stesso ha riferito di essere molto soddisfatto sia dell’intervento di implantologia a cui era stato sottoposto e sia della riabilitazione protesica. Aveva ancora una volta sottolineato che eravamo l’unico centro, dei numerosi da lui consultati, che era stato in grado di offrire una soluzione non invasiva e a carico immediato, senza innesti ossei; soluzione che si stava dimostrando estremamente valida nel tempo.

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